Solo senza paura si può vivere.

Rinascita

questa è la parola che ogni giorno voglio ricordarmi.

Negli ultimi giorni dell’aprile 2015 il mio corpo si è spento; si è spento il mio cervello ormai privo di sangue. Poi ad un tratto mi sono risvegliato, in una pozza rossa, tra le lacrime di mia madre e gli occhi spiazzati dei medici.

Rinascita, opportunità, vita.

Sono tre parole che senza un evento così tragico mai sarei riuscito ad apprezzare così profondamente. Così come ora apprezzo più profondamente le persone che mi stanno a fianco, che mi amano e che mi danno l’opportunità di essere sempre un uomo migliore.

Avrò perso anche un anno di conservatorio, mesi di lavoro, quasi 20 chili e un sacco di quel tempo che avrei usato per far le cose che amo, ma ho anche perso una cosa che ora mi rende fortunato:

ho perso la paura. Non ho più paura di niente.

Emanuele, malattia di Crohn

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Photo credit Fabio Mialich