Non c’é tempo per essere tristi.

Mi chiamo Doriana e vi racconto la mia storia, avrei mille cose da dirvi ma cercherò di riassumerle e specialmente di farvi sorridere. Ho scoperto di avere la colite ulcerosa nel 2013 e da lì è iniziata la convivenza con essa. Se vi dico che è stata una passeggiata superare i momenti acuti mentirei però mentalmente sono sempre stata forte tralasciando qualche pianto o un “non ne posso più”.

Del resto non siamo macchine e per quanto una persona possa essere forte qualche cedimento avviene, ma non voglio rattristarvi, non è questo il mio intento.

Doriana’s drawing

Mi è sempre piaciuto sdrammatizzare della mia patologia ridendo ora degli episodi che mi sono capitati in “quei periodi” che sprofondare dalla vergogna è poco! La prima cosa che vi consiglio è di fidarvi del vostro gastroenterologo. Ringrazio tantissimo il mio dottore che stressavo sempre con le mie paranoie. Ma chi non le ha avute? In quei periodi, dove ogni alimento non era tollerato e il bagno era la stanza più odiata. Probabilmente facevo invidia a chi era in dieta e non perdeva neanche un chilo mentre io a forza di star male due tre chili sparivano.

Non spaventatevi li ho recuperati tutti i miei chili persi e adesso mangio di tutto evitando ovviamente di esagerare ed ho eliminato alcuni alimenti specifici.

Ho avuto anche un periodo di anemia che con i consigli del medico e lunghi mesi sono riuscita a rialzare i valori senza dover ricorrere alle flebo. Non tenete nascosto l’argomento, con la mamma per esempio, malgrado sia molto imbarazzante con i propri famigliari non vergognatevi di parlare liberamente perché sono i vostri genitori/fratelli e non si scandalizzano anzi riescono a capirvi di più.

Non è facile essere compresi fino in fondo però esternare ciò che si prova in quei momenti, aiuta tantissimo.

Il mio ragazzo per esempio mi ha conosciuto nel peggior momento della mia malattia e lo reputo il mio angioletto. Nel periodo in cui mi aspettava la colonscopia, con il susseguirsi del cortisone e supposte (le provate un po’ tutte con i farmaci) mi ha aiutato tantissimo: mi faceva ridere, mi prendeva in giro, tanti abbracci consolatori e bacini, molte attenzioni che mi ha fatto dimenticare di avere un problema.

[su_pullquote align=”left”]Le mie paure erano scomparse e mi ha soprattutto accettata così come sono.[/su_pullquote]

Avete presente quei gorgogli alla pancia che capitano sempre nei momenti più inopportuni? In quei silenzi che sono interrotti da noi che diventiamo protagonisti di sguardi altrui straniti? Bene, il mio ragazzo una volta mi ha detto testuali parole: “C’è un concerto Metal nella tua pancia!” in effetti, si può definire così specialmente dopo i pasti.

Doriana’s drawing

Mi rivolgo a tutti quelli che hanno la mia stessa patologia, dobbiamo reagire perché ci accompagnerà nel nostro cammino e non c’è tempo per essere tristi perché più ci demoralizziamo e più non passa dobbiamo invece desiderare ogni giorno di stare bene di vivere, di fare quello che amiamo e di circondarci di persone che ci fanno star bene e non ci giudicano. Io sono un’impiegata e i miei hobby sono: la fotografia, cucinare in particolare i dolci e passeggiare in mezzo alla natura. In questo periodo grazie al mio medico e alle persone che amo e agli immunosoppressori che assumo da quasi un anno e alla mia voglia di stare bene sono riuscita ad avere un piccolo equilibrio che spero duri per un bel po’.

Auguro a tutti di trovare una cura che vi stabilizza il più possibile sia fisicamente sia mentalmente e di trovare sempre la forza di essere più forti della malattia! Perché la serenità esiste, dobbiamo solo avere la voglia e la forza di superare le ricadute e di correre felici nelle salite.

Doriana, colite ulcerosa